(ANSA) - BOLZANO, 26 APR - Per l'economia altoatesina il 2021
è iniziato senz'altro sfavorevolmente. La stagione invernale è
completamente saltata e con febbraio si è entrati nel terzo
lockdown.
Verosimilmente l'Alto Adige ha realizzato nel 2020 il suo
peggior bilancio economico dal Dopoguerra. Grazie al massiccio
intervento pubblico è stato possibile limitare gli effetti
negativi. Nel complesso e nella media dell'anno, il numero di
lavoratori dipendenti risulta in calo (3,4%), con forti
differenze per tipologia di contratto, cittadinanza e settore
economico. Grazie al blocco dei licenziamenti ed agli
ammortizzatori del mercato del lavoro, come la cassa
integrazione e i fondi di solidarietà, è stato possibile
mantenere il tasso di disoccupazione a livelli moderati (3,7%).
Il 2020 è stato un "annus horribilis" per il settore turistico,
con una riduzione dei pernottamenti pari a 35%. Le perdite del
commercio estero rimangono invece contenute (esportazioni: 3,5%;
importazioni: 9,7%). Moderata rimane anche l'inflazione per
Bolzano (0,8%).
Secondo il presidente Ipl Dieter Mayr, "i dati lo dimostrano:
passo dopo passo usciamo lentamente dalla crisi, ma la ripresa è
ancora debole e sarebbe azzardato abbandonarla alle forze di
mercato. Continuano ad essere necessarie le misure di sostegno
pubblico: blocco dei licenziamenti, ammortizzatori sociali,
aiuti covid19 immediati". (ANSA).
Covid: Ipl, annus horribilis per turismo altoatesino
"Peggior bilancio economico dal Dopoguerra"