(ANSA) - TRENTO, 06 MAG - Sindacati sul piede di guerra
contro la Provincia e l'assessorato all'Istruzione sul fronte
dell'apertura delle scuole dell'infanzia a luglio. Ieri si è
tenuto un incontro tra le sigle sindacali, l'assessore Mirko
Bisesti e i dirigenti Roberto Ceccato e Livio Degasperi, ma non
si è trovato un accordo e quindi Flc Cgil, Cisl Scuola e Satos
hanno confermato lo stato di agitazione indetto il 24 aprile
scorso.
Se non si dovesse trovare un accordo con un'ulteriore
convocazione si andrà avanti con iniziative mirate nelle scuole:
in primis il blocco degli straordinari, poi lo stop oltre le 210
ore, infine il non utilizzo della propria strumentazione. L '11,
12 e 13 maggio, in contemporanea al Consiglio regionale ci
saranno inoltre 3 giornate di presidio. Senza un'intesa, anche
sulla scia di queste iniziative, si potrebbe arrivare allo
sciopero. "Capiamo il bisogno di dare risposte alle famiglie ma
questa la riteniamo una proposta non convincente", dice Cinzia
Mazzacca, segretaria della Flc Cgil. "Questo prolungamento è un
errore, è una falsa comunicazione alle famiglie perchè questa
non è scuola, è un altro servizio, senza un programma nè un
progetto", sostiene Stefania Galli della Cisl Scuola.
"La Provincia fa comunicati e interviste ma non ha ancora
deciso nulla", aggiunge Ennio Montefusco, segretario di Satos.
"Non esiste contenuto pedagogico e organizzativo per questa
proposta, è solo un'operazione a costo zero per
l'amministrazione provinciale", chiosa Bianca Francesconi,
delegata Flc per la scuola dell'infanzia. "Lo scorso anno
l'apertura a luglio è costata 550mila euro, forse si potevano
investire quei soldi dando libertà di scelta alle famiglie",
sottolinea Candida Berlanda della Cisl Scuola. (ANSA).
Scuola: sindacati sul piede di guerra per apertura a luglio
Senza un'intesa si potrebbe arrivare allo sciopero