(ANSA) - TRENTO, 02 NOV - La Sezione lavoro della Corte di cassazione ha posto la parola "fine" alla vicenda che vedeva coinvolta una docente trentina, la quale non si vide rinnovare nel 2014 il contratto da parte di un Istituto religioso (cattolico) per sospetti sul suo orientamento sessuale. Lo comunica l'avvocato della donna, Alexander Schuster.
L'Istituto aveva proposto ricorso in cassazione nel 2017 con cinque motivi, tutti oggi rigettati dalla Suprema Corte. In particolare la Sezione lavoro ha ritenuto che la libertà d'insegnamento di un ente religioso non costituisca carta bianca per discriminare apertamente le persone. Nell'ordinanza si legge: "Parte ricorrente invoca disposizioni, anche costituzionali, a fondamento della libertà di organizzazione dell'Istituto religioso, ma non spiega adeguatamente come questa libertà possa legittimare condotte apertamente discriminatorie come quelle ritenute ed accertate dai giudici trentini". (ANSA).
Via dalla scuola per l'orientamento sessuale, "discriminata"
Cassazione respinge ricorso di un istituto cattolico in Trentino