(ANSA) - TRENTO, 24 NOV - Nel 2020 in Trentino si registra
una contrazione delle denunce rispetto gli anni passati e un
drastico calo nei procedimenti di ammonimento: se nel 2014 si
registrava un totale di 910 eventi, di cui 722 denunce e 188
ammonimenti, nel 2020 il dato complessivo è sceso a 475 di cui
391 denunce e 84 procedimenti di ammonimento. Dal punto di vista
dell'incidenza sulla popolazione femminile si registrano 2,5
casi ogni 1.
Le donne accolte nei servizi residenziali nel 2020 sono
state 109 (104 nel 2019). Le donne che si sono rivolte ai
servizi non residenziali sono state 340 nel 2020 (erano 338 nel
2019). Si rileva invece un decremento percentuale del 13,0% dei
bambini coinvolti nella violenza insieme alle madri che si sono
rivolte ai servizi, passando dai 624 bambini c nel 2019 ai 543
del 2020.
Nell'89,9% dei casi il presunto autore è un uomo che proviene
dal contesto familiare, relazionale o lavorativo delle donne. Le
donne che si rivolgono ai servizi residenziali hanno
caratteristiche diverse dalle utenti dei servizi non
residenziali. Le prime sono più giovani, economicamente
vulnerabili, straniere e con livelli di istruzione
diversificati. Il gruppo di donne che invece accede ai servizi
non residenziali è composto da donne più mature, economicamente
autonome, con un livello di istruzione medio alto, italiane. Le
donne che accedono alle due tipologie di servizi antiviolenza
sono prevalentemente coniugate o conviventi, nel 2020 sono
aumentate le utenti italiane rispetto alle straniere. (ANSA).
Violenza donne: in Trentino calano denunce e ammonimenti
Nel 39,4% aggressore è partner e nel 24% dei casi l'ex