Trentino

Agitu, la vittima di femminicidio protagonista presepe a Ossana

Borgo trentino ricorda Agitu, la pastora etiope abusata e uccisa

Redazione Ansa

La vittima di un femminicidio protagonista del presepe. Così Ossana, piccolo borgo della trentina Val di Sole, rende omaggio ad Agitu Ideo Gudeta, la pastora etiope che proprio in queste zone si era stabilita dopo esser fuggita dall'Etiopia, nella sua manifestazione più importante: la mostra dei presepi, inaugurata ieri. Agitu era un vero simbolo di integrazione: costretta a lasciare il suo paese dopo aver denunciato il 'land grabbing' che sottraeva terra ai contadini, in Trentino aveva avviato un allevamento di capre di razza mochena, salvandole dall'estinzione. Un progetto complesso, difficile e che aveva richiesto grande passione e determinazione. Un esempio reale di inclusione: Agitu era entrata nel cuore della popolazione locale. A ucciderla lo scorso 29 dicembre un collaboratore della sua azienda, reo confesso, che aveva respinto.
 

Vittima di femminicidio nel presepe di Ossana

   La comunità trentina di cui Agitu faceva parte è ancora scossa per quanto accaduto e soprattutto non la dimentica. E così nella 'Mostra dei presepi', la manifestazione locale più importante, la pastora etiope è la protagonista. Nel presepe dedicato a lei e a tutte le vittime di femminicidio è raffigurata intenta nella sua quotidianità, mentre accudisce le sue capre. Al suo fianco, una panchina rossa: il simbolo delle donne uccise per mano di un uomo violento.
    "Abbiamo scelto di fare di Agitu la protagonista dei nostri presepi per non far calare il silenzio sulla sua fine e per tenere alta l'attenzione su un fenomeno che rischia sempre di scivolare in un pericoloso cono d'ombra" commenta la sindaca di Ossana, Laura Marinelli.
    La mostra dei presepi di Ossana proseguirà fino al 6 gennaio.
    Le oltre 1.600 opere sono collocate nei cortili dei più bei palazzi del centro storico del borgo medievale, dove i visitatori troveranno anche i tradizionali mercatini di Natale distribuiti tra la piazza centrale e il Castello di San Michele, oltre a concerti, spettacoli itineranti, e decine di casette per il mercatino. Tutto, ricordando Agitu: la pastora etiope-trentina.
   

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