(ANSA) - TRENTO, 09 FEB - Circa 40 milioni di fatturato,
700 soci, 1.300 ettari coltivati, 5 stabilimenti e cento
dipendenti (50 stagionali), una produzione di mele che
nell'ultima stagione ha toccato i 450.
L'operazione dovrebbe portare nel breve-medio termine un
risparmio di 3 centesimi/chilo.
La fusione ha avuto la benedizione di Apot e Melinda, con cui
c'è un stretto rapporto con La Trentina, garantito dalla
condivisione del direttore generale, Paolo Gerevini. Proprio
Gerevini ha sottolineato l'importanza delle fusioni in un mondo
che si muove velocemente in questa direzione e ha parlato di un
mercato delle mele che subisce forti pressioni sui prezzi a
causa di una produzione europea (14 milioni di tonnellate) ben
superiore ai consumi interni (9).
Roberto Simoni, presidente della Federazione, ha parlato di
"punto di partenza, non di arrivo". L'ex presidente di Melinda,
Michele Odorizzi, uno degli architetti dell'operazione, ha
sottolineato l'importanza di aver compiuto la fusione tra cinque
cooperative sane: "Le fusioni "costrette" non portano buoni
frutti". Il neo presidente di Melinda, Ernesto Seppi, ha messo
in rilievo i risparmi che arriveranno dalle sinergie e la bontà
di avere una cooperativa che offre un ampio paniere di prodotti,
"rispondendo così ad una richiesta del mercato". (ANSA).
Agricoltura: nasce coop La Trentina, 40 milioni di fatturato
Figlia della fusione di cinque cooperative: raccoglie 700 soci