(ANSA) - BOLZANO, 12 MAG - Il Centro Casa chiede un'adeguata
politica della casa che permetta di accedere ad alloggi con un
affitto calmierato. In Alto Adige non mancano le offerte di
lavoro, ma molti settori produttivi, dall'industria al
terziario, dalla vigilanza privata al settore informatico, si
trovano sempre più in difficoltà nell'attrarre personale
disposto a lavorare in provincia di Bolzano.
Secondo il Centro Casa, questo problema non è stato risolto
dalle case albergo, gestite dall'Ipes, e sulle quali la
Provincia non ha purtroppo perseguito un piano di sviluppo, con
lunghe liste di attesa e tempi per ricevere un alloggio che
arrivano a toccare i due anni. Rimane quindi il mercato
privato, ma con prezzi proibitivi. Secondo il Centro Casa, una
spinta potrebbe forse arrivare dal nuovo disegno di legge
provinciale sull'Imi, ma questo non basterà di certo a rimettere
in circolo i tanti appartamenti vuoti. Tra le possibili
soluzioni al problema il Centro Casa indica, nell'immediato, il
cohousing e le case multigenerazionali, come previsto dalla
nuova legge sull'edilizia sociale provinciale. Il presidente del
Centro Casa Maurizio Surian chiede di testare in questo senso
alcuni progetti pilota nel capoluogo, che rimane il luogo di
maggiore attrattività dal punto di vista lavorativo:
"Bisognerebbe provare a connettere le necessità dei lavoratori,
nella ricerca di una casa, con quelle di persone che abitano da
sole, in un appartamento grande. Significa potere subaffittare
una parte di alloggio, a fronte di alcuni servizi minimi.
Sarebbe una piccola novità in un mercato dell'abitare
stagnante". Il Centro Casa chiama la mano pubblica a fungere da
regista in questo ambito, a elaborare la fattibilità di
progetti abitativi multigenerazionali e ad agevolare fiscalmente
chi subaffitta. (ANSA).
Centro Casa, c'è il lavoro, ma manca la casa
"Puntare sul cohousing e le case multigenerazionali"