(ANSA) - TRENTO, 05 GIU - Il progetto sulla Rete Unica sarà
completato in 12-18 mesi ma tutto dipenderà dalle aziende
coinvolte e dalla buona volontà dei soggetti esteri coinvolti.
E' questo lo scenario delineato nell'ambito del Festival
dell'Economia di Trento, ad una settimana dalla firma del
protocollo d'intesa per avviare il processo di integrazione
delle reti di Tim e Open Fiber.
"Conosco il settore abbastanza bene - aggiunge - ma penso che
nelle transazioni ci sono considerazioni finanziarie e monetarie
che alla fine possono, o non possono, fare arrivare a un'intesa.
Se funzionerà o meno dipende anche dalla buona volontà dei
soggetti esteri". Se la soluzione di cui si "parla è quella che
porterà ad avere lo Stato, attraverso la Cassa Depositi e
Prestiti, in una posizione di maggiore azionista, questo
dovrebbe essere la garanzia", evidenzia ancora Colao. Dopo la
firma del protocollo d'intesa (tra Cdp Equity, Kkr, Macquarie,
Open Fiber e Tim, ndr), Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi,
socio della società guidata da Labriola, aveva espresso la sua
posizione sostenendo di credere nella rete unita se però questa
valorizza Tim. E su questo fronte il manager di Telecom Italia
ha ribadito che il suo compito è quello di "ascoltare tutti gli
azionisti e fare la sintesi nell'interesse di tutti i soci.
Quando avremo tutti i numeri e le valutazioni saremo in grado di
capire il valore che possiamo esprimere ma, ripeto, la cosa
importante è valorizzare al massimo tutti gli asset aziendali".
(ANSA).
Labriola, 12-18 mesi per completare progetto Rete Unica
Colao, Stato azionista di maggioranza è una garanzia