(ANSA) - TRENTO, 07 GIU - La Procura della Repubblica di
Trento ha concluso le indagini preliminari sui centri di tamponi
a Pergine Valsugana e a Trento nord che vendevano Green pass con
esito falsificato a richiesta. L'attività di investigazione è
stata affidata ai carabinieri del comando provinciale di Trento.
Le persone coinvolte a diverso titolo, e chiamate a rispondere
dei reati di associazione per delinquere, corruzione, falsità
ideologica e accesso abusivo a sistema informatico, sono 92.
Le indagini - informa l'Arma - sono partite all'inizio del
2022 a seguito di alcune segnalazioni giunte agli inquirenti in
merito alle anomale modalità con cui venivano praticati i test
da parte di un infermiere in libera professione in due
ambulatori, presso il palazzetto dello sport di Pergine
Valsugana e a Trento nord. Gli esiti dei tamponi giungevano al
cellulare dei pazienti prima ancora che fosse trascorso il tempo
minimo di immersione del campione nel reagente.
Dagli accertamenti condotti dai militari è emerso che,
nell'arco di due mesi sono stati effettuati 33.000 tamponi (una
media di circa 600 tamponi al giorno). Il dato non ha trovato
alcun riscontro nei servizi di osservazione svolta dagli
investigatori. Ulteriori approfondimenti hanno consentito di
appurare che il professionista, avvalendosi della collaborazione
di altre quattro persine, aveva allestito un "tamponificio" con
esito a richiesta.
Nel corso delle indagini, oltre alla chiusura dei due centri,
sono stati sequestrati 120.000 euro provento dell'attività
illecita e 100 Green pass falsi. (ANSA).
Falsi Green pass in Trentino, 92 indagati
Concluse le indagini preliminari