(ANSA) - TRENTO, 16 GIU - I medici dipendenti degli
ospedali trentini, specializzati o con almeno 5 anni di
esperienza in Medicina d'Urgenza o 118, si rendono disponibili a
rimanere in Pronto soccorso oltre il loro orario di lavoro per
coprire alcuni turni nei presìdi in difficoltà a causa della
carenza di personale. Tali turni straordinari andrebbero
retribuiti con un compenso orario pari a quello proposto nei
bandi di libera professione pubblicati nelle ultime settimane
dalle Aziende ospedaliere, finanziato con bilancio aziendale e
non con fondi contrattuali.
"Questa proposta - scrivono i sindacati nel documento - ha
l'obiettivo di evitare di ricorrere a medici gettonisti,
cooperative esterne o analoghe soluzioni al ribasso". Ipotesi
che non garantirebbero la qualità della diagnosi, cura e
riabilitazione dei pazienti. Similmente - precisa una nota - le
sigle sindacali si dicono contrarie alla possibilità di chiedere
ai medici di discipline equipollenti di coprire i turni in
Pronto soccorso, poiché tale eventualità - in mancanza di una
formazione adeguata - esporrebbe i professionisti ad un elevato
rischio professionale e, di conseguenza, i pazienti ad un
rischio clinico non trascurabile.
"Sul versante più a medio-lungo termine - prosegue la nota -
si propone, relativamente al servizio di emergenza-urgenza,
l'assunzione di medici di medicina interna, con la clausola del
loro impiego nel primo periodo in reparti di medicina d'urgenza,
finché non sarà possibile reclutare specialisti in medicina
d'emergenza-urgenza".
"Gli ospedali della provincia di Trento stanno attraversando
un momento di estrema difficoltà, che mette a rischio la tenuta
stessa del sistema sanitario - dice Sonia Brugnara, presidente
Cimo-Fesmed e autrice della proposta -. Occorre agire subito
per rendere la provincia nuovamente attrattiva per i
professionisti e frenare la fuga dei dipendenti. Crediamo che
questa soluzione temporanea rappresenti un primo passo nella
direzione corretta". (ANSA).
Medici Trentino, disponibili in pronto soccorso oltre orario
Proposta presentata al direttore generale Apss dai sindacati