(ANSA) - TRENTO, 11 AGO - Nel 2012, a 37 anni, un trentino
morì durante una pratica sadomaso nel corso di una relazione
extraconiugale. A dieci anni di distanza due assicurazioni,
Assimoco spa e Itas, sono state condannate a riconoscere ai
familiari (la moglie e i due figli) l'indennizzo,
complessivamente 42.
Secondo quanto ricostruito nel corso del contenzioso, l'uomo
morì a causa di un incidente durante una pratica sadomaso nota
come "breath control", cioè controllo del respiro. Si legge,
infatti, nella sentenza, che la morte del 37enne "non è stato
frutto di una scelta suicidaria, ma diretta conseguenza di un
grave infortunio e pertanto rientrante nella copertura
assicurativa". (ANSA).
Morì per sesso sadomaso: le assicurazioni pagano i familiari
Sentenza del Tribunale di Trento: fu incidente, non suicidio