(ANSA) - BOLZANO, 16 SET - La Provincia di Bolzano ricorda la
Grande catastrofe, ossia l'alluvione che investì esattamente 140
anni l'Alto Adige, cui seguì nel 1884 la nascita dei bacini
montani e del servizio tecnico per la regolazione delle acque,
come elemento di tutela del territorio.
"Tra il 16 e il 20 settembre 1882 - è raccontato -, il
versante meridionale delle Alpi Orientali fu interessato da uno
dei più gravi eventi alluvionali avvenuti sul nostro territorio.
La concomitanza di precipitazioni eccezionali, il repentino
scioglimento delle prime nevi autunnali e gli ampi disboscamenti
effettuati per la costruzione della ferrovia della Pusteria,
causò il verificarsi di frane e colate detritiche che
trascinarono enormi quantità di detriti e legname negli alvei
dei torrenti principali, a loro volta interessati da piene
eccezionali".
Diversi i centri che subirono danni imponenti: Brunico,
Perca, Valdaora, Villabassa, Monguelfo, Dobbiaco, San Candido e
Sesto. "La linea ferroviaria subì ben 137 interruzioni per una
lunghezza totale di 15 chilometri. L'alluvione si trasferì
nell'Isarco e poi nell'Adige, provocando numerose rotte degli
argini che trasformarono l'intero fondovalle in un enorme lago
temporaneo", sottolinea ancora la nota della Provincia. (ANSA).
Maltempo: 140 anni fa la 'Grande catastrofe dell'Alto Adige'
La pesante alluvione portò alla creazione dei bacini montani