(ANSA) - TRENTO, 04 OTT - In Trentino "Il fenomeno della
dismissione delle strutture alberghiere ha interessato con
dinamiche particolarmente accentuate i comuni di Folgaria e di
Trento (10 strutture) Levico Terme e Moena (8 strutture),
Canazei (6 strutture), Brentonico, Cavalese, Lavarone, Ledro,
Nago - Torbole (5 strutture), Baselga di Pinè, Ruffrè-Mendola (4
strutture), Castello Tesino, Pergine Valsugana, Predaia, Riva
del Garda, Santorsola Terme (3 strutture), Ala, Borgo Chiese
Capriana, Malè, Ossana, Pieve Tesino, Porte di Rendena, Rabbi,
Ronzone, Vallarsa (2 strutture). Altri 33 comuni trentini
segnalano la presenza di una struttura alberghiera dismessa da
più di dieci anni".
L'approfondimento dei dati di censimento, segnala che per 56
delle 143 strutture alberghiere dismesse, la destinazione d'uso
non risulta più essere quella alberghiera. Tale dato può essere
ragionevolmente interpretato come l'indicatore di un'avvenuta
"rifunzionalizzazione" (sic.) degli immobili. È pertanto
possibile quantificare orientativamente in meno di 90 le
strutture dismesse da più di dieci anni, ancora in attesa di
rifunzionalizzazione".
Nella sua risposta a Olivi, Failoni spiega che "è ora
possibile procedere alla definizione delle proposte di carattere
normativo e dei provvedimenti di natura tecnico-amministrativa
necessari a dare concreta attuazione alle iniziative
prospettate". ;; (ANSA).
Alberghi Trentino: 143 strutture dismesse da oltre 10 anni
Per 56 la destinazione d'uso non risulta più quella alberghiera