(ANSA) - TRENTO, 20 OTT - I dati del settore industriale in
Trentino relativi al 2021sono positivi. "Purtroppo, però, i
buoni risultati registrati dal nostro rapporto sono lontani
dalla situazione che stiamo vivendo oggi e da quella che dovremo
affrontare nei prossimi mesi", commenta Andrea Grosselli,
segretario della Cgil del Trentino, parlando di un "aumento
della richiesta di cassa integrazione" e dei "primi segnali di
raffreddamento del mercato del lavoro registrati negli ultimi
tre mesi".
Per Grosselli "c'è un rischio concreto che migliaia di famiglie
anche in Trentino scivolino nella povertà. Ed è questa la
ragione per cui abbiamo criticato il bonus di 180 euro della
Giunta Fugatti".
Nel 2023 è previsto un incremento dei salari al 3% contro
un'inflazione che si attesterà sul 10%. "Su questo fronte serve
un impegno politico forte anche della Provincia", incalza
Grosselli, che però critica la riforma della legge 6 perché
"l'assessore Spinelli ha scelto di non vincolare gli sgravi
fiscali per le imprese al rispetto dei contratti firmati dalle
organizzazioni maggiormente rappresentative, aprendo di fatto ai
contratti pirata", riporta Grosselli, che aggiunge: "Vengono
lasciati inoltre sgravi Irap a pioggia per 60 milioni di euro.
E' stata nel contempo eliminata anche la procedura negoziale che
di fatto cancella ogni meccanismo di confronto con i sindacati
la concessione di contributi pubblici. Così si toglie potere
alle lavoratrici e ai lavoratori che saranno più deboli ogni
volta che vorranno contrattare condizioni migliorative. Per noi
è un fatto gravissimo". (ANSA).
Cgil Trentino: "Bene industria in 2021, ora trend invertito"
Grosselli: "Rischio di povertà per migliaia di famiglie"