YNN
(ANSA) - TRENTO, 02 NOV - In Trentino sono stati reintegrati
più di 200 i professionisti sanitari non vaccinati. Si tratta di
54 medici, di cui sette odontoiatri, e di 160 infermieri, di cui
una settantina lavora nell'Azienda provinciale per i servizi
sanitari (Apss) e una ventina nelle Rsa, "con una parte
abbastanza significativa di pensionati - spiega all'ANSA Daniel
Pedrotti, presidente dell'Ordine degli infermieri - e una parte
residuale di personale delle strutture private convenzionate e
di liberi professionisti".
Dei medici "pochissimi lavorano nell'Apss o nella medicina
generale", dice Marco Ioppi, presidente dell'Ordine dei medici.
"In Trentino non è stato raggiunto l'obiettivo di aumentare il
numero di medici che lavorano nel sistema sanitario. Sembra
invece una sorta di premio per chi ha deciso di non vaccinarsi;
premio che in realtà avrebbero dovuto ricevere i medici rimasti
sul campo", afferma.
Sia Ioppi, sia Pedrotti sottolineano come la posizione del
personale sanitario che ha scelto di non vaccinarsi sia
"antiscientifica e antideontologica". "Per noi - sottolinea
Pedrotti - la vaccinazione è un dovere per tutelare le persone
anziane e fragili". Il presidente dell'Ordine degli infermieri
sottolinea anche un clima "di non serenità" nei reparti.
"Potrebbero svilupparsi delle tensioni - dice - perché ci sono
infermieri che hanno lavorato con abnegazione e professionalità
in questi mesi, addossandosi turni e responsabilità anche per
chi era stato sospeso".
Capitolo mascherina in ospedali e Rsa, per cui è stata
confermata l'obbligatorietà fino al 31 dicembre. "Come gli
asiatici - riflette Ioppi - dovremmo imparare a continuare a
usare questo dispositivo di protezione individuale non solo
negli ospedali, ma anche nei luoghi chiusi e affollati". "Un
atto dovuto", lo definisce Pedrotti, aggiungendo che "è un
sistema che eviterà non solo la diffusione del Covid-19, ma
anche quella dell'influenza che probabilmente tornerà a colpire
nelle prossime settimane". (ANSA).
Covid:oltre 200 sanitari senza vaccino riammessi in Trentino
Presidente Ordine infermieri:clima di "non serenità" nei reparti