(ANSA) - BOLOGNA, 15 NOV - Polizia e Guardia di Finanza di
Piacenza hanno eseguito un'ordinanza cautelare per caporalato,
favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e falso nei
confronti di cinque persone, uno portato in carcere, due
sottoposti all'obbligo di dimora e altri due all'obbligo di
firma. Altre 12 sono indagati a piede libero. E' l'esito
dell'operazione 'Hermes' che riguarda un'azienda di trasporti
che reclutava stranieri, 44 le vittime individuate, per
impiegarli come camionisti. Assunti dopo avergli fornito falsi
documenti di identità e circolazione, gli stranieri sarebbero
stati sottoposti a turni massacranti e stipati in baracche tra
un viaggio e l'altro. I pagamenti avvenivano senza busta paga,
decurtati delle rate per pagare i documenti falsi forniti e i
corrispettivi per gli alloggi. I camionisti venivano inoltre
costretti, secondo le indagini, a mettersi alla guida nonostante
la stanchezza e le eventuali sanzioni per aver sforato i tempi
di guida venivano pagate dall'imprese, una sorta di 'policy'
aziendale: uno era soprannominato 'kamikaze' per la sua capacità
di guidare in ogni situazione. L'indagine nasce dall'arresto di
un autista brasiliano, nel 2020, fermato dalla polizia stradale
di Trento con documenti greci. Prima della pandemia diversi
conducenti provenivano infatti dal Brasile, poi le restrizioni
si è passati a reclutare perlopiù turchi e moldavi. L'azienda è
stata sottoposta a sequestro preventivo, così come un'altra,
formalmente distinta, ma riconducibile alle stesse persone.
(ANSA).
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