(ANSA) - TRENTO, 30 NOV - "I consumi delle famiglie
rappresentano quasi il 60% del Pil provinciale e il sensibile
deterioramento della capacità di spesa familiare, emerso dai
dati presentati oggi dall'Ufficio studi e ricerche della Camera
di Commercio, delinea un quadro che preoccupa. Si tratta di una
contrazione correlata al generale aumento dei prezzi,
soprattutto di quelli relativi a beni e servizi a cui le
famiglie non possono rinunciare (alimentari, di luce e gas), che
produrrà un inevitabile rallentamento della domanda,
verosimilmente tangibile a partire dal prossimo mese di
gennaio".
I consumatori che temono un peggioramento (lieve o netto)
sono oltre la metà degli intervistati (54,8%), coloro che
prevedono una condizione di stazionarietà sono il 38,0%, mentre
la percentuale di chi immagina un miglioramento raggiunge il
5,0%. Con riferimento alla valutazione della situazione
economica della propria famiglia nell'ultimo anno, prevale un
giudizio di stazionarietà espresso dal 64,7% dei consumatori
trentini intervistati. Il dato risulta in linea con quanto
rilevato ad aprile (62,6%), ma è decisamente inferiore al valore
emerso nell'autunno 2021 (80%). (ANSA).
Energia: rincari e inflazione pesano sulle famiglie trentine
"Inevitabile rallentamento della domanda a partire da gennaio"