(ANSA) - ROMA, 07 DIC - Il 2022 è stato l'anno nero per i
Ghiacciai alpini, sempre più fragili, vulnerabili e instabili
per effetto della crisi climatica. Ghiacciai che ingrigiscono
mentre perdono di superficie e spessore, si disgregano in corpi
più piccoli confinati ad alta quota, dove aumentano fenomeni di
instabilità quali frane, colate detritiche, valanghe di roccia e
di ghiaccio.
"Sorvegliati speciali" i ghiacciai Planpincieux e Grandes
Jorasses in Val Ferret (AO) per il rischio di crolli di ghiaccio
che potrebbero coinvolgere gli insediamenti e le infrastrutture
del fondovalle. Nel settore centrale, emblematico il Ghiacciaio
del Lupo che, solo nel 2022, nel suo bilancio di massa registra
una perdita del 60% rispetto a quanto perso nell'arco di 12
anni. Il Ghiacciaio di Fellaria (Gruppo del Bernina, Val
Malenco) perde in 4 anni quasi 26 metri di spessore di ghiaccio.
Tra i fenomeni di collasso delle fronti spicca quello del
Ghiacciaio del Ventina (Gruppo del Monte Disgrazia), che in un
anno ha perso 200 metri della sua lingua. Per quanto concerne le
Alpi Orientali, del grande Ghiacciaio del Careser (Val di Pejo),
rimangono placche di pochissimi ettari, la sua superficie si è
ridotta dell'86%. Numerosi gli arretramenti delle fronti, in
gran parte dovuti alla cesura delle parti frontali, oltre un
chilometro per la Vedretta de la Mare e a 600 metri per il
Ghiacciaio di Lares (Gruppo dell'Adamello). E il Ghiacciaio
della Marmolada tra quindici anni potrebbe scomparire del tutto,
dopo che nell'ultimo secolo ha perso più del 70% in superficie e
oltre il 90% in volume. In linea con gli altri due settori le
perdite di spessore registrate per i ghiacciai di Malavalle e
della Vedretta Pendente. Unica eccezione è il Ghiacciaio
Occidentale del Montasio, piccolo ma resistente che, pur avendo
subito in un secolo una perdita di volume del 75% circa e una
riduzione di spessore pari a 40 metri, dal 2005 risulta
stabilizzato, in controtendenza rispetto agli altri ghiacciai
alpini. (ANSA).
Legambiente, il 2022 è l'anno nero per i ghiacciai alpini
Inverno senza neve ed estate calda, 'serve il Piano del clima'