Trentino

Pnrr: Kompatscher, criticità nei bandi escludono autonomie

Criticità per scarsa aderenza tra previsioni bandi e competenze

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 21 DIC - La Provincia di Bolzano rischia di essere esclusa dai bandi del Pnrr per il modo in cui sono scritti. Lo ha segnalato il presidente, Arno Kompatscher, che ha partecipato a Roma alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, alla Conferenza Unificata ed alla Conferenza Stato-Regioni.
    Le criticità riscontrate dalla Provincia di Bolzano e dalle autonomie speciali, di cui il presidente altoatesino si è fatto portavoce, sono spesso legate alla scarsa aderenza tra le previsioni dei bandi Pnrr e le competenze statutarie proprie di ciascuna Regione a statuto speciale e Provincia autonoma ed alla scarsa distinzione tra la gestione di questi fondi europei e quella dei bandi legati ad altre misure a carattere nazionale.
    Kompatscher - riferisce una nota - ha ottenuto che la Conferenza delle Regioni chieda al governo di istituire un tavolo politico, finalizzato a trovare una soluzione a questa situazione. "Il Pnrr rappresenta un'enorme opportunità anche per la nostra Provincia - ha commentato Kompatscher - Bisogna ottenere di riuscire a parteciparvi con tutte le nostre grandi potenzialità".
    Il presidente altoatesino è intervenuto anche sul riparto del Fondo sanitario nazionale, al quale l'Alto Adige, come le altre autonomie (esclusa la Sicilia) non ha accesso. Kompatscher ha ricordato che la Provincia di Bolzano non è vincolata ai parametri di finanziamento applicati in ambito sanitario a livello nazionale. "È fondamentale rimarcare e tutelare l'autonomia organizzativa di cui la Provincia gode in ambito sanitario: si tratta, più concretamente, di poter decidere autonomamente quante risorse destinare al nostro servizio sanitario, a tutela della salute dei nostri cittadini", ha detto.
    Kompatscher ha, infine, rappresentato la preoccupazione del settore alberghiero-ristorativo rispetto ai nuovi oneri burocratici, organizzativi ed economici che il nuovo decreto legislativo concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano comporta anche nei confronti dei piccoli esercizi pubblici. (ANSA).
   

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