(ANSA) - BOLZANO, 08 MAG - In Alto Adige un lavoratore a
tempo pieno lavora mediamente 44 ore a settimana, ma per i
dipendenti di alcuni settori la settimana lavorativa è
particolarmente lunga: 55 ore in media in agricoltura, 54 nel
settore alberghiero e della ristorazione, 47 nell'edilizia. In
particolare, l'Alto Adige si distingue negativamente rispetto al
Tirolo e al Trentino per quanto riguarda gli ultimi due settori.
Il presidente Ipl Andreas Dorigoni avverte: "Ci sono diverse
ragioni per vedere con scetticismo le settimane lavorative
troppo lunghe: per esempio, con l'aumentare delle ore la qualità
delle prestazioni diminuisce, mentre la frequenza degli errori e
il rischio di incidenti aumentano. Non c'è da stupirsi che
l'Alto Adige detenga, tra le regioni italiane, il record
negativo in termini di incidenti sul lavoro".
In considerazione della diminuzione della qualità delle
prestazioni lavorative e dell'aumento del rischio di infortuni
derivanti dalla stanchezza, le aziende e le organizzazioni
dovrebbero fare attenzione a non prolungare troppo l'orario
lavorativo. Emergono, tuttavia, criticità su chi dovrebbe
svolgere le mansioni: assumere ulteriore personale è costoso e,
in ogni caso, la carenza di lavoratori qualificati rende
difficile trovare manodopera.
Il consiglio del ricercatore Ipl Tobias Hölbling: "Impiegate
di più i lavoratori part-time! Questo studio dimostra, infatti,
che questa categoria vorrebbe lavorare qualche ora in più. In
particolare, vale la pena menzionare i settori del commercio e
degli altri servizi. Se le condizioni quadro in tutti i settori
fossero modellate dalle aziende e dalla politica in modo tale da
permettere a coloro che vorrebbero aumentare il proprio lavoro
part-time di farlo, si otterrebbe già qualcosa". (ANSA).
Ipl, contro la carenza di manodopera aumentare il part-time
Studio sulla durata della settimana lavorativa