(ANSA) - POTENZA, 30 MAG - Quindici persone sono state
fermate oggi dalla Guardia di Finanza, in Basilicata, Liguria e
Puglia nell'ambito di un'operazione antidroga della Procura
distrettuale antimafia di Potenza che ha sgominato un clan
costituito da italiani e albanesi accusato di traffico
internazionale di sostanze stupefacenti (eroina, cocaina,
hascisc e marijuana) provenienti dall'Albania, dove venivano
investiti i proventi illeciti accumulati.
La base dell'organizzazione era a Scanzano Jonico (Matera),
in un'azienda agricola che faceva da "schermo" al traffico della
droga.
Gli affiliati utilizzavano una piattaforma di messaggistica
considerata "sicura e blindata": durante le indagini - nel
contesto di un'inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale
antimafia di Trento - sono stati sequestrati oltre 20 chili di
eroina, 5,7 di marijuana e 105 grammi di cocaina. Oltre al fermo
dei 15 indagati - in prevalenza albanesi, fra i quali il "capo"
dell'organizzazione e il suo più stretto collaboratore,
intestatario dell'azienda agricola base del base - sono stati
eseguiti sequestri preventivi di beni, diretti e per
equivalente, per un valore di 4,2 milioni di euro,
"corrispondente al profitto stimato derivante dall'illecito
traffico di sostanze stupefacenti".
I proventi del traffico di droga (arrivate in Italia, le
sostanze venivano distribuite sul territorio "anche verso altre
organizzazioni autonome") venivano investiti in Albania
"nell'acquisto di beni immobili e attività commerciali". (ANSA).
Droga in Italia e proventi investiti in Albania, 15 fermati
La base in Basilicata, usata una piattaforma ritenuta sicura