Trentino

Freiheitlichen, 'siamo un partito serio e disponibile'

Pronti a collaborare in Giunta provinciale

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Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 03 NOV - I Freiheitlichen si definiscono "un partito serio e disponibile alla partecipazione della futura Giunta provinciale senza preclusioni su argomenti e posizioni degli altri partiti. Quello che per noi conta, è quel che si farà. Siamo disponibili, ma non a tutti costi". A dirlo sono i due vice-presidenti del partito, Roland Stauder e Otto Mahlknecht che guidano il partito, dopo le dimissioni della leader Sabine Zoderer.
    "Il 13 novembre la Svp deciderà con chi fare le trattative e noi siamo disposti alla collaborazione, qualora ci sia un accordo di coalizione ben formulato, in modo che i nostri elettori possano vedere che gli argomenti per noi importati - dall'immigrazione non regolamentata alla sicurezza pubblica - siano inclusi", così Mahlknecht.
    I Freiheitlichen per ora non si sbilanciano su eventuali nomi per la Giunta, "per ora non si parla di posizioni singole, ma del fatto che siamo pronti a partecipare, se la Svp ci invita", è stato detto oggi in conferenza stampa.
    Alla domanda se per i Freiheitlichen possa essere problematico governare insieme a Fratelli d'Italia, Mahlknecht ha ristposto che "se FdI vuole far parte del Governo provinciale saranno loro che si devono adeguare. Non vedo posizioni distanti che ci impediscano di collaborare, del resto Galateo è venuto a chiederci di collaborare. Ogni partito dovrà fare un passo indietro e cercare il compromesso. E' sicuramente più difficile che nel passato quando alla Svp bastava un partito solo per fare la maggioranza. Sono tempi nuovi, bisogna adeguarsi." Sulla perdita di consenso alle elezioni i vertici del partiti hanno detto che soprattutto la Sued-Tiroler Freiheit, ma anche Juergen Wirth Anderlan (Jwa) e Widmann, in campagna elettorale si sarebbero appropriati dei temi cari ai Freiheitlichen.
    "Bisognerà ora riorganizzare la base del nostro partito e rinforzare gli iscritti nelle valli e città", così Stauder oggi.
    (ANSA).
   

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