(ANSA) - BOLZANO, 03 NOV - Dopo quelli finanziari che hanno
portato al blocco di alcuni progetti, come l'Elbtower di
Amburgo, o alla dichiarazione d'insolvenza del rivenditore
online di articoli sportivi "Signa Sports United", i problemi
per Rene Benko arrivano dai co-azionisti di Signa Holding.
Secondo quanto riferisce l'Apa, sulla base di articoli di
"Handelsblatt" e "Spiegel", "in una lettera personale, chiedono
a Benko di ritirarsi dalla gestione del Gruppo Signa e di cedere
i suoi diritti di voto a un fiduciario" e pensano all'esperto
tedesco di riorganizzazione aziendale, Arndt Geiwitz, come
rappresentante generale di Signa.
La situazione finanziaria del gruppo e l'eventuale uscita di
scena di Benko quale ripercussione potranno avere sul progetto
"Waltherpark" che Signa sta realizzando a Bolzano? Se l'è
chiesto, con una presa di posizione critica, la consigliera
provinciale di Vita, Renate Holzeisen, sostenendo che
"l'implosione del sistema piramidale del gruppo Signa,
particolarmente corteggiato dai governanti in Sudtirolo, era
prevedibile".
"Nel centro di Bolzano - osserva ancora la consigliera
provinciale - abbiamo una mega-costruzione non finita. Chiediamo
la piena trasparenza in merito alle operazioni in Sudtirolo in
cui sono state e sono a tutt'oggi coinvolte società appartenenti
al gruppo Signa".
In realtà, Heinz Peter Hager, presidente di Signa Italia, in
occasione dell'ultimo sopralluogo al cantiere del "Waltherpark"
aveva sostenuto che la Signa Italia che opera a Bolzano è una
società affiliata della Signa Holding e non sarebbe in
difficoltà finanziarie. "Siamo completamente e solidamente
finanziati", aveva detto Hager, riferendo che, già due anni
prima dell'apertura prevista del centro, circa il 60% delle
superfici offerte in locazione, risultano già locate o in
procinto di firma. (ANSA).
Gli azionisti chiedono il ritiro di Benko da Signa Holding
Holzeisen (Vita): 'Trasparenza sulle operazioni in Sudtirolo'