(ANSA) - TRENTO, 10 NOV - "Le dimissioni volontarie
nell'Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss) tra
personale sanitario ed Oss sono notevolmente aumentate,
rischiando così di mettere in ulteriore crisi i servizi e le
unità operative. La motivazione principale è la difficolta a
conciliare la vita privata con quella lavorativa e l'assenza di
una vera politica incentivante che riconosca disagi e
responsabilità.
"In Val d'Aosta tramite una delibera regionale hanno
remunerato i sanitari con un riconoscimento aggiuntivo mensile
da 350 fino a 800 euro e i medici con 800 euro al mese, inoltre
la Provincia autonoma di Bolzano ha annunciato aumenti pari a
600 euro mensili al personale Sanitario e Oss; e per ultimo
anche Venezia premia i sanitari tramite una tantum di 1.000 per
il disagio", scrivono i segretari sindacali.
Secondo Varagone e Hoffer c'è un problema anche tra il
personale amministrativo, "in numero sempre minore e con carichi
di lavoro sempre più elevati". "Chiediamo alla nuova Giunta
provinciale, una volta insediata, di destinare celermente al
tavolo Apran i fondi già previsti dagli accordi sottoscritti e
di reperire al più presto ulteriori fondi straordinari, da
distribuire tramite un accordo finalizzato a rendere questa
provincia attrattiva, altrimenti nei prossimi mesi sarà una
catastrofe annunciata", concludono i segretari. (ANSA).
Sindacati, in Trentino grave carenza di personale sanitario
Uil Fpl e Nursing up: "Dimissioni volontarie aumentate"