Trentino

Si allarga il conflitto nel Fdi trentino, Ambrosi contro Urzì

"Gestione del partito da film dell'orrore", lui replica

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 09 DIC - Si allarga il conflitto in Fdi del Trentino. Dopo l'annunciata uscita dal partito di Claudio Cia, Alessia Ambrosi, deputata di Fratelli d'Italia, rivolge un appello al consigliere trentino perché non lasci partito. "Il suo anunciato addio è l'ennesima sconfitta del commissario Urzì e della sua gestione da film dell'orrore. Intimidazioni politiche, incontinenze verbali e bavaglio alle chat dei militanti, atteggiamenti non compatibili con suo ruolo e principi etica politica", afferma Ambrosi in una nota.
    "Adesso - prosegue - , con la fine disastrosa della trattativa il commissario tenta goffamente di spacciare questo stesso risultato come una vittoria, ma ormai lo hanno capito tutti che si tratta di meno di una vittoria di Pirro. Tra la base il malcontento è fortissimo, molti sono tentati di strappare la tessera e andare via. Invito tutti invece a rimanere nel partito e a credere fino in fondo nella possibilità di un reale cambiamento. Chi deve andare politicamente via dal Trentino è il commissario Urzi, il prima possibile. Se è riuscito a combinare tutto questo disastro in un anno, figuriamoci due", conclude Ambrosi.
    "In relazione alle gravissime dichiarazioni dell'on.
    Ambrosi" il commissario Fdi Alessandro Urzì precisa, "cosa non nota probabilmente a lei ed a chi in queste settimane ha assunto una posizione di aperto contrasto con FdI, che il commissario ha interpretato sempre e solo in questi mesi la linea ufficiale del partito, come concordata passo per passo". "Di conseguenza si prende atto che l'on. Ambrosi si stia collocando fuori dalla linea ufficiale del partito con una arroganza che rasenta l'irresponsabilità e che sarà valutata nelle sedi interne al partito a livello nazionale e locale (precisando che per l'intera campagna elettorale la signora Ambrosi non ha mai partecipato, se non in una occasione, agli incontri organizzativi e si è resa latitante in occasione di tutte le visite di ministri e sottosegretari esclusa una). La stessa è già destinataria di due provvedimenti al collegio di garanzia (probiviri) per atteggiamenti contrari all'interesse del partito che saranno esaminati presto nelle sedi competenti", conclude Urzì. (ANSA).
   

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