(ANSA) - TRENTO, 14 DIC - Primo Rapporto di sostenibilità,
relativo al 2022, pubblicato dal pastificio trentino Felicetti.
I dati principali raccontano di un'azienda - che da sempre è
stabile in valle di Fiemme - che produce il 20% dell'energia di
cui ha bisogno grazie ad un nuovo stabilimento improntato alla
sostenibilità energetica con -10% intensità energetica e -6%
intensità emissiva nel 2022, a fronte di un aumento della
produzione del 29%.
L'obiettivo per il futuro è superare il 50% dei pack in carta e
continuare a ricercare materiali innovativi, stabili e
performanti che possano essere smaltiti direttamente
nell'organico. È inoltre in partenza il conferimento dei residui
dell'impasto al biodigestore di Predazzo per la produzione di
biogas e biodigestato. Felicetti, grazie ad accordi di filiera
che prevedono volumi e prezzi prefissati, garantisce inoltre che
il 100% della semola di grano duro impiegata per il marchio da
scaffale è di origine italiana (ad eccezione delle linee
Khorasan Kamut).
"Il profondo rispetto per il territorio dove operiamo nasce
insieme all'azienda, quando nel 1908 il mio bisnonno Valentino
decise di trasformare la durezza della montagna in
un'opportunità, cominciando a produrre pasta con acqua di
sorgente e aria d'alta quota - commenta Riccardo Felicetti, ad
del Pastificio - La nostra consapevolezza circa l'importanza di
preservare l'ambiente e la comunità di cui siamo parte affonda
le radici in quella scelta, che rappresenta la nostra identità e
ci ha condotto fin qui. Era tempo però che Felicetti si aprisse
all'esterno, raccontando i propri sforzi con parametri
misurabili e confrontabili. Redigere il bilancio di
sostenibilità per noi significa questo: la possibilità di
condividere con i nostri stakeholders chi siamo e dove vogliamo
andare, aprendoci al dialogo con altre realtà. Perché solo così
si cresce e si diventa migliori". (ANSA).
Primo Rapporto di sostenibilità per il pastificio Felicetti
"Possibilità di condividere chi siamo e dove vogliamo andare"