(ANSA) - TRENTO, 15 DIC - Nel 2023 le assunzioni previste
dalle imprese trentine sono state pari a 80.630 unità, con un
incremento del 5% rispetto al 2022 (+3.
I settori che hanno previsto maggiori entrate sono stati i
servizi turistici di alloggio e ristorazione (33.360 unità,
+10,6%); seguono il commercio al dettaglio, quello all'ingrosso,
la riparazione di autoveicoli (+15,4%) e le costruzioni (-2,8%).
È rimasta stabile la richiesta per gruppi professionali, con
in testa le professioni nelle attività commerciali e dei servizi
(38,2%), le professioni non qualificate (19,6%) e quelle
tecniche (10,6%). Gli esercenti e gli addetti della ristorazione
sono state le professioni più ricercate (22.630 unità), in
aumento del 6,2% rispetto al 2022, seguiti dal personale non
qualificato nei servizi di pulizia (12.330; +1,8%) e dagli
addetti alle vendite (5.430; +10,3%).
I contratti a tempo determinato hanno raggiunto il 68,6%,
mentre quelli a tempo indeterminato sono fermi al 10,9%
(inferiore rispetto a quella nazionale). Stabili le percentuali
dei contratti di somministrazione (6%), dei collaboratori (6,4%)
e degli altri contratti dipendenti (8%).
Il diploma di istruzione secondaria è il titolo di studio
più richiesto (68,5%); per il 19,3% è ritenuta sufficiente la
sola scuola dell'obbligo. Stazionaria la situazione per i
lavoratori in possesso di laurea, all'11,5% delle posizioni
aperte.
La quota di profili introvabili è cresciuta di oltre 7 punti
percentuali, arrivando al 55,1% delle entrate previste. Le
maggiori criticità riguardano le professioni tecniche (68,4%), i
dirigenti e le professioni a elevata specializzazione (64%) e
gli operai specializzati. (ANSA).
Nel 2023 oltre 80.000 nuove assunzioni nelle imprese trentine
Indagine Progetto Excelsior, in crescita i profili introvabili