Trentino

Italia Nostra, frana dimostra irrazionalità ciclovia del Garda

Lettera delle presidenti nazionale e di Trento, Verona e Brescia

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 20 DIC - "La strada per i ciclisti appesa alle rocce a picco sul Lago di Garda che la Provincia autonoma di Trento ha progettato ed intende realizzare sulle falesie più belle d'Italia, si è rivelata molto più pericolosa di quanto le valutazioni di impatto avevano stabilito. La grande frana caduta il 16 dicembre tra Limone e Riva del Garda dimostra in modo ulteriore il forte azzardo, l'illogicità e l'irrazionalità dell'idea di appendere a quelle labilissime pareti rocciose una pesantissima struttura d'acciaio per sostenere la "pista" per i turisti in bicicletta". Così, in una nota congiunta, le presidenti delle sezioni di Trento, Verona e Brescia dell'associazione Italia Nostra, Manuela Baldracchi, Marisa Velardita e Rossana Bettinelli, assieme alla presidente nazionale, Antonella Caroli Palladini.
    "Il requisito della sicurezza della ciclovia è elemento essenziale ed imprescindibile ai fini dell'inserimento della stessa nel Sistema nazionale delle ciclovie turistiche, ma soprattutto è un tema che ogni progetto deve garantire, particolarmente se trattasi di intervento pubblico. Prima il rispetto dei luoghi, la tutela della vita delle persone e poi le spensierate pedalate", affermano le presidenti di sezione, chiedendo alle amministrazioni coinvolte di rinunciare al progetto. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it