(ANSA) - TRENTO, 20 DIC - "La strada per i ciclisti appesa
alle rocce a picco sul Lago di Garda che la Provincia autonoma
di Trento ha progettato ed intende realizzare sulle falesie più
belle d'Italia, si è rivelata molto più pericolosa di quanto le
valutazioni di impatto avevano stabilito. La grande frana caduta
il 16 dicembre tra Limone e Riva del Garda dimostra in modo
ulteriore il forte azzardo, l'illogicità e l'irrazionalità
dell'idea di appendere a quelle labilissime pareti rocciose una
pesantissima struttura d'acciaio per sostenere la "pista" per i
turisti in bicicletta".
"Il requisito della sicurezza della ciclovia è elemento
essenziale ed imprescindibile ai fini dell'inserimento della
stessa nel Sistema nazionale delle ciclovie turistiche, ma
soprattutto è un tema che ogni progetto deve garantire,
particolarmente se trattasi di intervento pubblico. Prima il
rispetto dei luoghi, la tutela della vita delle persone e poi le
spensierate pedalate", affermano le presidenti di sezione,
chiedendo alle amministrazioni coinvolte di rinunciare al
progetto. (ANSA).
Italia Nostra, frana dimostra irrazionalità ciclovia del Garda
Lettera delle presidenti nazionale e di Trento, Verona e Brescia