(ANSA) - TRENTO, 29 DIC - Con Elisa Cattani, segretario
generale della Flai Cgil, facciamo il punto sul tema della
disoccupazione agricola, che interessa potenzialmente più di 20
mila persone sul nostro territorio di cui, ogni anno, in media
6.000 fanno domanda.
La Flai Cgil, in collaborazione con il patronato Inca, è a
disposizione di tutti i lavoratori stagionali: per un supporto
burocratico nelle procedure per ottenere il trattamento di
disoccupazione agricola, oltre che per controllo dei cedolini
paga e degli elenchi nominativi degli operai agricoli per la
verifica delle giornate lavorate.
Elisa Cattani ha inoltre concluso, proprio nei giorni scorsi, il
suo mandato alla presidenza di Ebot - Ente bilaterale ortofrutta
trentino. Nel chiudere l'ultimo bilancio di propria competenza
ha proposto all'assemblea tre sfide per il prossimo futuro.
Anzitutto l'istituzione di un nuovo fondo all'interno del
bilancio di Ebot, da utilizzare per l'integrazione delle
malattie dei lavoratori del settore (a oggi solo una parte è
integrata e a carico del datore di lavoro); secondo, una nuova
convenzione con Cooperazione e salute che dia maggiori coperture
e, compatibilmente con la situazione economica dell'Ente, si
estenda a una platea sempre più ampia di aventi diritto; terzo
avviare nuove interlocuzioni con la Provincia e l'assessorato
competente, in particolare su ulteriori risorse da destinare a
quel "Fondo per calamità naturali" istituito giusto un anno fa
sempre in seno al bilancio Ebot, utilizzabile potenzialmente per
lavoratori e aziende. (ANSA).
In Trentino 20.000 stagionali, 6.000 fanno domanda ogni anno
Lavoratori provengono da Romania, Albania, Marocco e Macedonia