(ANSA) - TRENTO, 08 GEN - Nel 2023 sono state aperte 31
liquidazioni giudiziali presso i Tribunali di Trento e di
Rovereto, contro le 48 del 2022. Lo riporta, in una nota,
l'Ufficio studi e ricerche della Camera di commercio di Trento.
Secondo la Camera di commercio, i dati suggeriscono che
l'emergenza Covid-19 e la crisi energetica, con il conseguente
rialzo inflazionistico, non hanno avuto nessun impatto sulle
statistiche dei fallimenti e delle liquidazioni giudiziali,
sebbene per queste ultime, che nel 2022 hanno sostituito la
procedura di fallimento, manchi una serie storica coerente e
perfettamente comparabile.
Anche nel 2023 l'edilizia rappresenta il comparto più
coinvolto, con 10 aperture di liquidazione giudiziale, che
interessano imprese di costruzioni, impiantisti e società
immobiliari. Seguono, per rilevanza, il commercio all'ingrosso e
al dettaglio (6 procedure), il manifatturiero e il settore degli
alberghi-ristoranti-bar (con 5 procedure ciascuno). Le aperture
di liquidazione giudiziale hanno coinvolto due imprese
individuali, tre società di persone e 26 società di capitale
dislocate in 15 comuni. Oltre il 50% dei casi ha coinvolto
società con sede a Trento (9 procedure) e a Rovereto (7
procedure).
"Se dunque si considerano le difficoltà supportate dalla
nostra economia, innescate dalla crisi pandemica e proseguite
con quella energetica e quella inflazionistica, è evidente che
le imprese trentine hanno saputo reagire con forza e tenacia,
dimostrando di saper far leva su strumenti e strategie utili
alla loro sopravvivenza", commenta Giovanni Bort, presidente
della Camera di commercio di Trento. (ANSA).
Nel 2023 aperte 31 liquidazioni giudiziali in Trentino
Edilizia comparto più coinvolto, segue il commercio