(ANSA) - BOLZANO, 03 FEB - Nella Giornata della vita
consacrata circa 100 religiose e religiosi provenienti da tutto
l'Alto Adige si sono riuniti ieri pomeriggio nella chiesa delle
suore Clarisse a Bressanone per celebrare con un vespro questa
speciale ricorrenza. Nel suo intervento, l'abate di Muri-Gries,
Peter Stuefer, ha ricordato i tragici incidenti delle ultime
settimane con vittime altoatesine e ha sottolineato l'importanza
per i religiosi della devozione a Dio, anche nelle ore più buie.
Sono 448 i religiosi (272 donne e 176 uomini) che vivono
attualmente in Alto Adige. Appartengono a 16 ordini maschili e
15 congregazioni femminili. Un centinaio di loro si sono
ritrovati a Bressanone per un vespro in occasione della Giornata
della vita consacrata, che si celebra il 2 febbraio dal 1997.
Prima dei vespri, suor Mirjam Volgger, responsabile diocesana
per le comunità religiose, ha dato il benvenuto ai presenti e ha
sottolineato l'importanza degli incontri e degli scambi per
ordini e congregazioni religiose. Sono stati ricordati anche i
23 tra padri e suore deceduti nell'ultimo anno.
Nel suo intervento, l'abate benedettino di Gries Peter
Stuefer ha ricordato i recenti tragici incidenti con diverse
vittime altoatesine e ha sottolineato la profonda importanza
della devozione a Dio, anche nei momenti difficili. L'abate ha
affrontato il tema della sfida a cui le persone sono chiamate
nel sopportare questi momenti di sofferenza e ha concluso con un
appello a riflettere sull'importanza della vita consacrata nel
mondo moderno: "Le donne e gli uomini che consacrano se stessi e
la vita a Dio, ne danno testimonianza attraverso la loro
esistenza, attraverso il loro servizio, e gli riservano un posto
in questo mondo". Il vespro è stato accompagnato musicalmente da
padre Jakob e padre Ulrich dei frati francescani di Bressanone.
(ANSA).
448 i religiosi vivono e operano in Alto Adige
Celebrata a Bressanone la Giornata della vita consacrata