Trentino

Tar Bolzano, improcedibili ricorsi contro l'abbattimento di lupi

Le motivazioni per il prelievo sono comunque insufficienti

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 19 FEB - I ricorsi contro il prelievo di quattro lupi, il regolamento di esecuzione e l'individuazione delle zone pascolive protette sono improcedibili: Lo ha stabilito il Tar di Bolzano.
    Lo scorso autunno, gli attivisti per i diritti degli animali avevano presentato due ricorsi in merito alle autorizzazioni al prelievo di quattro lupi nel Comune di Castelbello e sulle montagne di Fundres. Oggetto dei ricorsi non era solo il prelievo dei grandi carnivori, ma anche la questione della costituzionalità e della conformità al diritto comunitario della legge che ha introdotto il concetto di zone pascolive protette.
    Sono state esaminate anche la legittimità del relativo regolamento di esecuzione e del decreto d'individuazione delle singole zone pascolive protette, ricorda la Provincia.
    Entrambi i ricorsi sono stati respinti in quanto improcedibili perché non sussistevano più i motivi di urgenza che avevano dato luogo all'adozione dei provvedimenti.
    Nell'autorizzazione firmata dal presidente della Provincia, Arno Kompatscher, il termine per il prelievo dei lupi era stato fissato a 60 giorni, ormai scaduto a causa della sospensione giudiziaria del provvedimento. Secondo i giudici del Tar l'impugnazione del regolamento di esecuzione e del decreto di individuazione delle zone pascolive protette è inammissibile per insussistenza di un relativo interesse concreto. Tuttavia, il collegio giudicante non si è pronunciato sulla questione di legittimità costituzionale e rispondenza al diritto comunitario, ma i giudici hanno ritenuto che le motivazioni per il prelievo dei lupi fossero insufficienti - motivo per cui la Provincia dovrà sostenere le spese legali.
    "La sentenza è comprensibile. La funzione delle aree pascolive protette come vera e propria area di protezione dei nostri animali da pascolo dai grandi predatori è, come si spera, una buona strategia - ma non può rimanere l'unica. Continueremo a lavorare con altre Regioni dell'Unione Europea per declassare lo status di protezione del lupo a livello comunitario, in modo da poter adottare misure ragionevoli per proteggere i nostri animali da pascolo", afferma Luis Walcher, assessore provinciale all'Agricoltura e Foreste. (ANSA).
   

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