(ANSA) - BOLZANO, 27 FEB - "Sgombriamo il campo da tanta
ideologia. L'obiettivo è sempre lo stesso: come gestiamo la
situazione per avere la migliore distribuzione possibile nelle
classi e nelle scuole dei diversi gruppi linguistici".
"A Bolzano, il problema è comune alle scuole di tutti i
gruppi linguistici - sostiene Kompatscher - Sia nelle scuole
italiane, sia in quelle tedesche c'è una bella fetta di alunni
che non parla la lingua di insegnamento. Spesso perché è una
lingua terza, a volte anche perché è l'altra lingua della
provincia. E questa seconda ipotesi si verifica più negli
istituti di lingua tedesca che in quelli italiani".
"Per questo abbiamo cominciato con la possibilità dei
colloqui con le famiglie - prosegue il presidente altoatesino -
l'obiettivo non è di passare il problema ad altri, ma di capire
la situazione per poterla gestire, per poter eventualmente
consigliare soluzioni diverse. Questo vale per le scuole di
tutti e tre i gruppi. Perché se si iscrive un bambino in una
scuola in cui non capisce la lingua di insegnamento, ne ricevono
un danno prima lui e poi anche gli altri".
"Prevedere anche che ci sia una commissione che abbia un po'
più di potere, anche in positivo, è una cosa su cui si può
ragionare, anche perché è previsto dallo Statuto - osserva
ancora Kompatscher - Però, diamo poco aiuto agli insegnanti
facendo come se questa fosse la soluzione di tutti i problemi.
Soprattutto bisogna prima capire e poi dare sostegno. Ce lo
chiedono gli insegnanti. di tutti gli istituti, sia di lingua
italiana che tedesca".
Sulla costituzione della commissione paritetica, Kompatscher
pensa ad un approfondimento: "Lasciate spazio alla politica -
dice - di poter discutere prima se la vogliamo applicare, come
lo vogliamo fare, in che limiti, in che termini, quando, con che
criteri, con quale flessibilità e quant'altro". (ANSA).
Kompatscher, 'su iscrizioni a scuola evitare l'ideologia'
'Capire e gestire la situazione per non danneggiare i bambini'