(ANSA) - BOLZANO, 02 MAR - Lunga arringa, oggi in Corte
d'Assise d'appello a Bolzano, da parte dell'avvocato Federico
Fava, uno dei difensori di Mustafa Zeeshan, il pizzaiolo
pakistano di 43 anni che in primo grado era stato condannato
all'ergastolo per l'omicidio della moglie Fatima di 28 anni.
Fava ha chiesto che venga svolta una nuova perizia sui presunti
disturbi gravi del sonno di cui soffrirebbe Zeeshan: l'ipotesi è
che l'imputato abbia colpito la moglie involontariamente,
agitandosi durante il sonno.
La difesa sostiene ora che l'imputato sarebbe affetto da
altri tipi di patologie del sonno, cioè di parasonnie di tipo
non-Rem. Oltre a questo, secondo la difesa andrebbero inoltre
concesse le attenuanti generiche, con un conseguente
alleggerimento della pena. Martedì l'avvocata Amanda Cheneri
(del pool difensivo fa parte anche l'avvocata Giulia Bruno)
metterà invece in dubbio l'imputabilità di Zeeshan, per vizio di
mente, chiedendo una perizia psichiatrica. In primo grado
l'imputato era stato giudicato capace di intendere e di volere.
Il processo d'appello riprenderà martedì mattina alle 9.30. La
sentenza è attesa nel corso della giornata. I fatti risalgono al
30 gennaio 2020 a Versciaco: Fatima, incinta di 8 mesi, venne
trovata cadavere dai soccorritori nella sua abitazione, colpita
con calci e pugni e soffocata. A dare l'allarme fu lo stesso
Zeeshan, sostenendo di non ricordare cosa fosse accaduto.
(ANSA).
Uccise la moglie incinta, la difesa chiede nuove perizie
L'uomo è già stato condannato in primo grado