Trentino

Maxi rissa di una ventina di giovani davanti al Museion

Trovati 2 coltelli, un cacciavite e un passamontagna

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 08 MAR - Ieri pomeriggio, agenti della Questura sono intervenuti per una maxi rissa tra una ventina di giovani in piazza Piero Siena nei pressi del Museion. La segnalazione, inoltre, faceva riferimento all'uso di oggetti contundenti e di un coltello.
    Dopo aver individuato una decina di giovani presenti sul posto, sia maggiorenni che minorenni, mentre altri si erano già dati alla fuga alla vista della polizia. Poco prima, alcuni di loro avevano aggredito e minacciato un ragazzo 16enne. A a terra sul luogo della rissa sono stati rinvenuti e sequestrati 2 coltelli, un cacciavite e un passamontagna.
    Il giovane aggredito ha riferito di essere stato colpito all'uscita dalla scuola con calci e pugni. La vicenda aveva avuto origine in mattinata, in seguito ad uno screzio iniziato presso l'Itc Battisti di via Cadorna, frequentato da gran parte dei giovani coinvolti. Undici giovani individuati - alcuni dei quali già noti alle forze di polizia - sono stati condotti in Questura per la loro identificazione; dopo aver convocato i genitori dei ragazzi minorenni, questi ultimi sono stati a loro affidati. Alla Procura della Repubblica ordinaria ed a quella presso il Tribunale per i Minorenni di Bolzano 10 dei fermati - 6 minorenni e 4 maggiorenni - è scattata la denuncia per il reato di rissa, e 2 di essi anche per il reato di porto di oggetti atti ad offendere. Il Questore di Bolzano Paolo Sartori ha emesso specifiche misure di prevenzione personali, quali l'ammonimento e l'avviso orale.
    Come sottolinea Sartori, "l'immediato intervento ha impedito che gli eventi potessero assumere una connotazione ben più tragica. Le situazioni di disagio giovanile, che spesso stanno alla base di atteggiamenti violenti ed aggressivi posti in essere da minorenni nei confronti di coetanei, non sempre sono in grado di dare una spiegazione di quanto accade. Il fatto che alcuni dei denunciati per questi fatti fossero già conosciuti alle forze di polizia è significativo di qualcosa che va oltre.
    Occorre che tutte le Istituzioni che si occupano a vario titolo di giovani facciano rete per dare una risposta a questo disagio e porre un argine a queste gravissime degenerazioni". (ANSA).
   

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