(ANSA) - ROMA, 16 MAR - Oltre mille piante di vite tagliate
nella notte da ignoti. Forse un atto vandalico, forse una
minaccia o una ritorsione per il proprietario dei vigneti, Luigi
Stefani, noto imprenditore agricolo trentino, già assessore
comunale a Mezzocorona e attuale presidente del Consorzio
trentino di bonifica.
Complessivamente sono state recise 1.255 viti di Pinot grigio
doc, in due diversi appezzamenti distanti circa duecento metri
l'uno dall'altro.
"Hanno preso di mira vitigni giovani, che hanno 4-5 anni di
vita, utilizzando una forbice a batteria incorporata: si vede
perché c'è un taglio netto", ha raccontato Stefani al quotidiano
l'Adige. L'agricoltore dice che il danno, che ammonta a circa
15.000 euro, è stato causato da "qualcuno di esperto, da gente
del mestiere". (ANSA).
La strage del Pinot grigio, recise 1.200 viti in Trentino
Colpito presidente Consorzio bonifica, forse ritorsione