(ANSA) - TRENTO, 19 MAR - Le perdite nell'acquedotto di
Trento sono diminuite del 38% negli ultimi vent'anni, passando
da un consumo giornaliero medio pari a 55mila metri cubi di
acqua nel 2004 ai circa 37mila registrati negli ultimi anni,
nonostante l'aumento della popolazione residente. Le perdite
reali stimate sono ridotte al 12,5%, a fronte di una media
nazionale che si aggira intorno al 30%.
La rete dell'acquedotto, gestita da Novareti, si avvale di
846 chilometri complessivi di tubature. Il 65% viene pompata dal
fondovalle, con la possibilità di raggiungere tutti gli abitati
presenti sul territorio comunale. Da qualche anno sono attivi
diversi progetti di modulazione della pressione ottimale
automatizzata, oltre a iniziative di produzione energetica per
la riduzione dei costi di mantenimento del servizio.
La diminuzione delle perdite, oltre al rifacimento
progressivo della rete di distribuzione (dorsale e periferica),
avviene attraverso la riduzione localizzata della pressione
(gestione passiva) e mediante squadre di pronto intervento che
intervengono anche sulla base dei dati forniti dai sensori
presenti sulla rete (gestione attiva). A quanto emerso,
l'amministrazione comunale ha partecipato ad un bando specifico
del Pnrr per integrare le reti di Trento e Rovereto. (ANSA).
Le perdite dell'acquedotto di Trento sono state ridotte al 12,5%
Attraverso la riduzione localizzata della pressione