Trentino

Sorveglianza speciale per Max Leitner, non può uscire di notte

Provvedimento del Tribunale di Trento su richiesta del questore

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 26 MAR - Agenti del Commissariato di polizia di Merano ha notificato al "re delle evasioni" Max Leitner , 65 anni, la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di Merano per la durata di 3 anni.
    Leitner avrà ora l'obbligo di non uscire di casa prima delle 7 del mattino e di farvi rientro non oltre le 21, di fissare la propria dimora e di renderla nota all'autorità di pubblica sicurezza, di non frequentare pregiudicati, di non detenere armi, di non partecipare a manifestazioni pubbliche, di portare sempre con sé il documento che certifica la sottoposizione alla Sorveglianza Speciale, di non avvicinarsi a locali, luoghi e Pubblici Esercizi abitualmente frequentati da pregiudicati.
    Su richiesta del questore della Provincia di Bolzano tale misura è stata emessa dal Tribunale di Trento in considerazione del fatto che il destinatario è stata ritenuta persona "socialmente pericolosa per aver commesso, nel corso degli ultimi decenni, una lunga e gravissima serie di reati - iniziata a partire sin dal 1978 con reati efferati quali rapine commesse in Italia ed in Austria, conflitti a fuoco ed altri fatti delittuosi contro il patrimonio e contro la persona - che rendono evidenti l'attualità della prognosi di pericolosità sociale ed il concreto rischio di reiterazione delle condotte illecite ed antisociali". Per tutte queste considerazioni, Max Leitner rappresenta un "concreto pericolo ed una minaccia per la sicurezza pubblica".
    Anche recentemente, prosegue la nota, l'uomo si è reso responsabile "di ripetute intimidazioni nei confronti di operatori sanitari meranesi, i quali si sono rivolti alle autorità provinciali di pubblica sicurezza - Commissario del Governo e Questore - per far cessare le condotte".
    "La sorveglianza speciale di pubblica sicurezza rappresenta una misura di prevenzione personale particolarmente afflittiva, che solitamente viene disposta nei confronti di pregiudicati di rilevante spessore criminale - ha precisato il Questore Paolo Sartori -. Anche in questo caso, essa è stata ritenuta necessaria in considerazione non solo dei pregressi delinquenziali del destinatario, ma anche del persistente atteggiamento antisociale dallo stesso mantenuto, mai cessato nel corso del tempo, ma che, anzi, in epoca recente, si è manifestato con comportamenti minacciosi nei confronti di Operatori sanitari intervenuti per prestargli assistenza".
    (ANSA).
   

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