(ANSA) - ROMA, 29 MAR - In Italia gli eventi climatici
estremi, dal 2003 al 2020 hanno causato complessivamente 378
decessi, di cui 321 per frane e valanghe, 28 per tempeste e 29
per inondazioni. E' quanto risulta da uno studio dell'Ena
pubblicato sula rivista Safety in extreme environment.
"La mortalità è l'unico indicatore sanitario immediatamente
disponibile per tutti i comuni italiani e la Banca Dati
Epidemiologica dell'Enea consente di effettuare studi
sull'intero territorio nazionale utilizzando la mortalità per
causa come indicatore di impatto", spiega Raffaella Uccelli,
ricercatrice del Laboratorio Enea Salute e Ambiente e coautrice
dello studio insieme alla collega Claudia Dalmastri.
Dallo studio emerge inoltre che circa il 50% dei 247 comuni
italiani con almeno un decesso è costituito da centri montani o
poco abitati, dove il rischio di mortalità associata a eventi
meteo-idrogeologici estremi potrebbe essere connesso alla loro
fragilità intrinseca e alle difficoltà degli interventi di
soccorso. (ANSA).
In 17 anni 378 morti per eventi estremi, primo il Trentino
Enea, per frane e valanghe 321 vittime