(ANSA) - BOLZANO, 08 APR - "L'obbligo dell'indicazione
d'origine va reso obbligatorio in tutti gli stati membri Ue, in
modo che i consumatori abbiano, ovunque, evidenza compiuta di
quello che acquistano. E contestualmente, va fatto valere il
principio di reciprocità: ovvero, le regole imposte alle imprese
agricole italiane devono valere ogni volta che viene importato
un prodotto straniero.
Così, tra cosce di prosciutto in arrivo dal centro Europa e
dirette in Friuli, 22.000 kg di cagliate tedesche dirette nel
Beneventano, grano tenero straniero destinato alla provincia di
Como o uva indiana diretta in Puglia, l'organizzazione agricola
evidenzia l'urgenza di un cambio di rotta. "E' una battaglia che
facciamo sia per l'Italia che per gli altri stati membri e da
qui parte la nostra raccolta firme che ha, appunto, un riflesso
non solo nazionale e va a tutela di tutti i cittadini
consumatori. Le istituzioni europee non possono costantemente
posticipare scelte che vanno a favore di chi specula ma che non
tutelano chi vuole trasparenza sui mercati". (ANSA).
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