(ANSA) - TRENTO, 10 MAG - Sono in fase di sviluppo tre nuovi
progetti che prevedono l'impiego di tecnologie avanzate per
rendere più efficaci i controlli delle forze dell'ordine sui 314
chilometri dell'A22. La società Autostrada del Brennero spa e il
Centro di scienze della sicurezza e della criminalità (Cssc)
delle Università di Trento e di Verona, in collaborazione con la
Guardia di finanza, stanno mettendo a punto uno scanner radio
compatto, utilizzabile sia in ambiente interno che esterno,
capace di identificare carichi sospetti ed eventuali doppi fondi
nei veicoli stradali.
I progetti relativi agli spettrofotometri - si apprende -
utilizzeranno gli algoritmi dell'intelligenza artificiale per
un'analisi veloce, fornendo informazioni immediate sulla natura
del prodotto intercettato.
Lo sviluppo e l'adozione dei tre nuovi strumenti sono stati
formalizzati attraverso la firma di due convenzioni che si
inseriscono nell'ambito del protocollo d'intesa firmato nel 2019
tra l'Università di Trento, il comando regionale della Guardia
di finanza del Trentino Alto Adige, la Procura della Repubblica
di Trento e la Procura regionale della Corte dei Conti.
L'A22 è un asse di rilevanza logistica nazionale ed è una
delle principali rotte utilizzate per introdurre merci illegali.
"Il Brennero collega i due Paesi manifatturieri più importanti
d'Europa, l'Italia e la Germania. La sua valenza economica,
sociale e politica è dunque altissima. Come concessionaria
autostradale abbiamo il compito di garantire la sicurezza delle
persone e delle merci che transitano lungo quest'asse,
assicurandone al contempo la massima efficienza", ha spiegato
l'ad di Autostrada del Brennero, Diego Cattoni.
I due spettrofotometri saranno pronti e completamente
operativi sulla tratta autostradale dal Brennero a Modena entro
settembre, mentre per il radar l'operatività è prevista entro
novembre dopo una fase di addestramento all'uso da parte della
Guardia di finanza. (ANSA).
In arrivo nuovi strumenti contro traffici illeciti sull'A22
Dispositivi realizzati da Cssc delle Università Trento e Verona