Trentino

Zuppi, 'negoziare per arrivare ad una pace giusta e sicura'

Il cardinale è intervenuto al Festival dell'economia di Trento

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 26 MAG - "Per terminare la guerra è necessario negoziare. È necessario risolvere le ragioni, ma non con le armi. Non a caso dalla consapevolezza è nata l'Onu, espressione della seconda parte dell'articolo 11 della Costituzione italiana. Importante rifiutare che la guerra sia il modo in cui risolvere i conflitti. Bisogna arrivare a una pace giusta e sicura". Così il cardinale Matteo Maria Zuppi, intervenendo al Festival dell'economia di Trento.
    Consapevolezza, dialogo e continua ricerca della pace, per il presidente della Conferenza episcopale italiana, sono una bussola per orientarsi in un mondo a pezzi.
    "Una situazione - secondo il religioso - creata dall'individualismo e preesistente alle guerre in Ucraina e a Gaza. I conflitti non fanno altro che aumentare questa frammentazione e creare contrapposizioni".
    E la ricerca della pace è proprio la sua stella polare.
    Quando incontrò Kirill, il patriarca al vertice della chiesa ortodossa russa, molti gli dissero: 'Ma vai a parlare con quello?' E lui rispose: 'E con chi fai la pace?' Indicando come soluzione il capire la logica del conflitto e il cominciare ad aprire degli spazi. "C'è la convinzione - ha continuato il religioso - che parlare voglia dire dare ragione. Ma ciò è falso. Gesù parlava con i pubblicani, senza essere uno di loro.
    Però per alcuni chi cerca il dialogo o non si rende conto di chi è l'interlocutore o ne è complice". (ANSA).
   

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