(ANSA) - TRENTO, 26 MAG - "Per terminare la guerra è
necessario negoziare. È necessario risolvere le ragioni, ma non
con le armi.
Consapevolezza, dialogo e continua ricerca della pace, per il
presidente della Conferenza episcopale italiana, sono una
bussola per orientarsi in un mondo a pezzi.
"Una situazione - secondo il religioso - creata
dall'individualismo e preesistente alle guerre in Ucraina e a
Gaza. I conflitti non fanno altro che aumentare questa
frammentazione e creare contrapposizioni".
E la ricerca della pace è proprio la sua stella polare.
Quando incontrò Kirill, il patriarca al vertice della chiesa
ortodossa russa, molti gli dissero: 'Ma vai a parlare con
quello?' E lui rispose: 'E con chi fai la pace?' Indicando come
soluzione il capire la logica del conflitto e il cominciare ad
aprire degli spazi. "C'è la convinzione - ha continuato il
religioso - che parlare voglia dire dare ragione. Ma ciò è
falso. Gesù parlava con i pubblicani, senza essere uno di loro.
Però per alcuni chi cerca il dialogo o non si rende conto di chi
è l'interlocutore o ne è complice". (ANSA).
Zuppi, 'negoziare per arrivare ad una pace giusta e sicura'
Il cardinale è intervenuto al Festival dell'economia di Trento