Trentino

Alto Adige: Urzì confermato presidente della Commissione dei sei

'Tassello di particolare peso delle relazioni Roma - Bolzano'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 30 MAG - "Esprimo certamente soddisfazione per la riconferma alla presidenza della Commissione paritetica Stato - Provincia di Bolzano, la cosiddetta Commissione dei sei, con la consapevolezza della responsabilità per le sfide che si accompagneranno al prossimo periodo connesse anche alla riforma dello statuto". Lo afferma il deputato Fdi Alessandro Urzì.
    "Esprimo la mia soddisfazione anche per l'elezione del dottor Torregrossa a presidente della commissione paritetica dei dodici", che riguarda infatti le due Province autonome di Trento e Bolzano.
    "La Commissione dei Sei - afferma - deve essere considerata un tassello di particolare peso delle relazioni fra Roma e Bolzano ma la sua funzione dovrà essere sempre meno ideologica è sempre più improntata alla soluzione dei problemi. Il voto all'unanimità da parte dei componenti della commissione per l'elezione del presidente rappresenta lo spirito propositivo e pragmatico, lo stesso con cui si sono seguiti i fascicoli finora aperti".
    "Al Dipartimento affari legislativi della presidenza del Consiglio dei Ministri c'è ancora in posizione di attesa la norma che prevede la possibilità di deroga alla proporzionale per periodi limitati di tempo e in casi eccezionali per gli uffici dello Stato in provincia di Bolzano oggi in particolare sofferenza. Ma sul tavolo anche la ridefinizione degli organici dell'archivio di Stato, degli uffici veterinari, dell'ex genio civile, del ministero degli interni in provincia di Bolzano nonché la dotazione organica di magistrati presso la corte d'appello e la procura generale di Bolzano. Fascicoli aperti accanto a quelli che riguardano la caccia e la formazione iniziale degli insegnanti. Con la Provincia ci sarà un confronto diretto e virtuoso per comprendere la scaletta delle priorità e riavviare l'attività della commissione che ha avuto nel periodo dall'insediamento del governo Meloni una impennata di licenziamenti di norme di attuazione dello statuto di autonomia, segnale di una attenzione concreta verso l'Alto Adige", conclude Urzì. (ANSA).
   

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