Trentino

Nuova riunione del tavolo dedicato al tema salariale in Trentino

Nell'ambito del turismo divari notevoli nelle diverse valli

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 30 MAG - Nuova riunione del tavolo di lavoro dedicato al tema salariale in Trentino. L'incontro ha coinvolto sindacati, categorie economiche e il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, accompagnato dall'assessore provinciale allo sviluppo economico Achille Spinelli. Fugatti - si legge in una nota - ha annunciato che "le strutture provinciali metteranno a punto una piattaforma di lavoro che conterrà possibili percorsi ed ipotesi di studio e che sarà illustrata nella prossima riunione del tavolo".
    Le retribuzioni in Trentino sono mediamente più basse rispetto all'Alto Adige e in qualche caso anche rispetto al Nord-est, soprattutto per i profili non operai e non apprendisti. Il divario sale all'aumentare della professionalità. Si parla di un dato che oscilla tra il 2 e il 3 per cento, e che cresce con i livelli retributivi alti.
    Nell'ambito turistico si registrano divari retributivi notevoli, dell'ordine di 10-15 euro al giorno, per la stessa mansione all'interno dello stesso territorio provinciale tra le diverse valli, mentre la media della retribuzione agricola è fortemente influenzata al ribasso dalla presenza della qualifica del "raccoglitore" (74% dei lavoratori), figura professionale di basso inquadramento e molto presente solo in Trentino per la fase della raccolta.
    Sul fronte delle retribuzioni, l'elevato numero del part time rispetto ad altri territori incide sul gender pay gap, che è pari al 15,7% (in Alto Adige 17,2%, nel Nord-est 16.7, in Italia il dato è fermo al 12,6%).
    Punto critico anche per le imprese trentine è la difficoltà nel reperire manodopera qualificata, anche a causa della concorrenza dei territori limitrofi. Gli ultimi dati Excelsior dicono che il 58,9% delle imprese in Trentino fatica a trovare figure professionali, la percentuale è superiore a quella registrata a livello nazionale (47,9%) e nel Nord-est (53,7%).
    (ANSA).
   

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