Trentino

Trentino Alto Adige,nel 2023 espansione economica ridimensionata

Stagnazione degli investimenti riflette persistente incertezza

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 11 GIU - Nel 2023 l'espansione dell'attività economica nelle province autonome di Trento e di Bolzano si è ridimensionata. In base all'indicatore trimestrale dell'economia regionale (Iter) elaborato dalla Banca d'Italia e in linea con quanto previsto dagli Istituti di statistica locali, la crescita annuale in valori reali del Pil in Trentino e in Alto Adige sarebbe stata poco superiore all'1 per cento, leggermente più elevata di quella nazionale. Emerge dal rapporto di Bankitalia sull'economia delle Province autonome di Trento e di Bolzano.
    L'andamento - si legge nel documento Divisione analisi e ricerca economica territoriale - ha riflesso lo scarso dinamismo della domanda interna, che ha risentito della fase di restrizione monetaria e del calo del potere di acquisto delle famiglie, e di quella estera, condizionata dalle difficoltà dell'economia tedesca. Questi fattori potrebbero limitare la crescita anche per il 2024. Gli Istituti di statistica provinciali prefigurano anche per quest'anno una debole crescita del prodotto.
    Nel 2023 i fatturati a prezzi costanti delle imprese industriali sono moderatamente calati in Trentino e in Alto Adige. Vi ha inciso l'indebolimento delle esportazioni in termini reali. L'attività nel comparto delle costruzioni è cresciuta continuando a beneficiare degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica degli edifici ma il numero delle compravendite immobiliari si è ridotto. Nel terziario l'attività è aumentata, trainata dall'incremento delle presenze turistiche, che hanno raggiunto valori massimi nel confronto storico.
    La sostanziale stagnazione degli investimenti riflette la persistente incertezza fronteggiata dalle imprese e il più elevato costo di finanziamento che ha ulteriormente limitato la domanda di prestiti. Il credito al settore produttivo ha registrato una flessione in entrambe le province, in parte ascrivibile ai mancati rinnovi dei prestiti in scadenza e ai rimborsi, talvolta anticipati. Nonostante l'indebolimento del quadro congiunturale e l'aumento della spesa per interessi, nel 2023 la valutazione sulla propria redditività è rimasta positiva per larga parte delle aziende. (ANSA).
   

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