(ANSA) - BOLZANO, 15 LUG - Personale della Questura ha
arrestato una bolzanina di 55 anni che aveva violato il divieto
di avvicinamento alla madre. Ieri, agenti della squadra
"Volanti", dopo una chiamata al 112, sono intervenuti in via
Resia perché la donna, nonostante fosse destinataria della
misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare e del
divieto di avvicinamento, si trovava nel condominio, nel quale
vive la madre.
Dopo aver fermato la donna i poliziotti hanno raccolto le
dichiarazioni della vittima, la quale raccontava come la figlia,
poco prima, si fosse presentata al portone esterno dello
stabile, suonando con insistenza al suo citofono; non avendo
ottenuto alcuna risposta, la figlia trovava comunque il modo di
entrare e di posizionarsi davanti alla porta di casa, bussando
insistentemente e provocando nella madre un grave stato di ansia
e di paura, tanto da spingerla a chiamare la polizia e da
rimanere in contatto telefonico con i poliziotti della Centrale
operativa della Questura sino al sopraggiungere dei loro
colleghi, in modo tale da avere conforto, sostegno e
rassicurazione. E' così scattato l'arresto per flagranza di
reato.
"I maltrattamenti in famiglia, oltre a rappresentare una
forma di reato particolarmente odiosa in quanto commessa a danno
di vittime spesso non in grado di potersi difendere, rappresenta
un grave problema culturale - ha evidenziato il Questore della
Provincia di Bolzano Paolo Sartori -. La Polizia di Stato
rappresenta uno snodo fondamentale di una rete composta da
Istituzioni, Enti locali, Centri antiviolenza ed Associazioni di
volontariato, ed è da sempre in prima linea, anche con Progetti
specifici, nell'indicare percorsi di presa di coscienza e di
consapevolezza del disvalore di quanto commesso, nonché con
l'obiettivo di aiutare le donne a difendersi, a chiedere aiuto
ed a denunciare le violenze subite". (ANSA).
Viola il divieto di avvicinamento alla madre, arrestata
Intervento del personale della Questura ieri in via Resia