Trentino

Uni Trento primo ateneo in Italia tra quelli di dimensioni medie

Terzo in classifica generale dopo Camerino e Politecnico Milano

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 24 LUG - Con un punteggio di 94,5, l'Università di Trento si conferma per il secondo anno consecutivo al primo ateneo in Italia tra quelli di dimensioni medie, cioè con una popolazione studentesca tra 10.000 e le 20. 000 persone. Seguono nella classifica del Censis gli atenei di Udine e Sassari. UniTrento si posiziona bene anche nella classifica generale degli atenei italiani, al terzo posto dopo l'Università di Camerino e il Politecnico di Milano.
    Significativo il punteggio legato all'internazionalizzazione, il più alto tra gli atenei italiani. Nello studio vengono esaminati parametri come i servizi, le borse di studio, le strutture, la comunicazione e i servizi digitali, il livello di internazionalizzazione e l'occupabilità. A ciascuno di questi aspetti è assegnato un valore che forma poi la media generale.
    A premiare l'ateneo trentino è in particolare il punteggio legato all'internazionalizzazione, 110, il più altro tra tutte le università italiane. L'internazionalizzazione - lo ricordiamo - misura l'investimento dell'Ateneo nella mobilità internazionale, la quota di corsi offerti in lingua inglese, i corsi di studio a doppia laurea o titolo congiunto, il numero di studenti e studentesse internazionali iscritti e di coloro che hanno trascorso un periodo all'estero.
    Buona la performance di UniTrento anche per quanto riguarda le categorie "strutture" - definita dai posti disponibili nelle aule, nelle biblioteche e nelle sale informatiche e dal loro livello di adeguatezza - e "comunicazione e servizi digitali", assegnato ai siti internet degli atenei sulla base della funzionalità e dei contenuti.
    Soddisfatto il rettore Flavio Deflorian: "Ancora una volta, il Censis premia l'Università di Trento non solo tra gli atenei di dimensioni comparabili, ma anche nella classifica generale.
    Una conferma importante è anche quella sul livello di internazionalizzazione. Questo rende merito allo sforzo compiuto in questi anni per allargare lo sguardo a una dimensione europea e mondiale, costruendo reti di relazioni scientifiche destinate a durare nel tempo. Il nostro impegno è quello di continuare a lavorare in questa direzione, per offrire ai nostri studenti e alle nostre studentesse un ambiente sempre più ricco di stimoli e possibilità". (ANSA).
   

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