Trentino

A Gardolo, la "zona 30" immaginata dai bambini diventa realtà

Installata la segnaletica accompagnata dai disegni

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 02 AGO - Dopo mesi di dibattiti e laboratori, che hanno visto la partecipazione di centinaia di bambini e ragazzi delle scuole e di numerosi residenti, la zona 30 sperimentale di Gardolo diventa realtà. A sancirne l'istituzione - sottolinea il Comune di Trento in una nota - è un'ordinanza, a confermarne la presenza sono i pittogrammi sull'asfalto e la segnaletica verticale accompagnata dai disegni dei ragazzi (che invitano a prestare attenzione alla guida) realizzati durante i laboratori promossi dall'Amministrazione comunale in collaborazione con le scuole.
    Le vie di Gardolo a est dell'asse di via Brennero-via Bolzano, a nord del parco di Melta e fino alla rotatoria Bermax, diventano ora "Strade da vivere" - questo il nome scelto per le zone 30 - dove le auto devono circolare a una velocità massima di 30 km orari.
    La zona 30 di Gardolo - precisa la nota - è caratterizzata dalla presenza di scuole, di una piscina molto frequentata e in generale di servizi caratterizzati da un'utenza a cui vanno garantiti percorsi sicuri, comodi, adatti anche agli spostamenti in autonomia dei bambini e degli anziani. L'ordinanza chiarisce che la zona 30 di Gardolo, la prima della città istituita in seguito a un percorso partecipato con la cittadinanza, è sperimentale: dunque inizia ora un periodo in cui verranno monitorati i dati sul traffico, l'incidentalità e le percezioni dei cittadini in modo da poter valutare tra qualche mese l'efficacia dell'ordinanza e disporre, se necessario, modifiche rispetto a quanto deciso all'inizio.
    Il Comune ricorda che le zone 30, istituite già in molte città italiane ed europee, hanno lo scopo primario di tutelare i cosiddetti utenti deboli della strada. Numerosi studi confermano infatti che con il limite a 30 chilometri orari, nel giro di qualche tempo gli incidenti, in particolare quelli più gravi, diminuiscono di norma circa di un quarto mentre gli incidenti mortali si riducono della metà. I benefici riguardano anche il rumore, la vivibilità, l'inquinamento, perché se la strada è sicura i cittadini sono più propensi ad andare a piedi o in bicicletta. (ANSA).
   

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