Trentino

Minoranze e autonomia, l'Alto Adige vuole collaborare con l'Onu

Kompatscher incontra a Ginevra l'alto commissario Volker Türk

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 12 AGO - In un incontro a Ginevra con l'alto commissario Onu per i diritti umani, Volker Türk, il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha discusso l'idea di una possibile cooperazione con le Nazioni Unite per il previsto Centro di documentazione per la tutela delle minoranze e l'autonomia a Bolzano. Anche il rappresentante permanente dell'Italia presso le organizzazioni internazionali a Ginevra, l'ambasciatore Vincenzo Grassi, ha preso parte al colloquio che si è svolto a Palais Wilson.
    La discussione si è incentrata sulla possibilità che l'Alto Adige, in collaborazione con le Nazioni Unite, possa, spiega una nota, "contribuire a una migliore comprensione internazionale dell'effetto pacificatore dei modelli di autonomia nella tutela delle minoranze". Sono state discusse diverse forme di possibile cooperazione, tra cui i contenuti del previsto Centro di documentazione per la tutela delle minoranze e l'autonomia con la partecipazione delle Nazioni Unite e l'organizzazione congiunta di eventi. "La costruzione di una solida cooperazione richiede fiducia reciproca e tempo. L'obiettivo dei colloqui era gettare una buona base", ha spiegato Kompatscher.
    Durante la 77ª Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, il presidente altoatesino aveva già discusso con rappresentanti di alto livello il principio della "responsabilità di condividere", ovvero la responsabilità di condividere esperienze positive con il mondo, riscuotendo interesse. Di recente, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha ripreso l'idea al vertice G7 di Brindisi e ne ha discusso con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
    "Molti conflitti armati nel mondo possono essere ricondotti a questioni di minoranze. Questo evidenzia il valore inestimabile dell'autonomia dell'Alto Adige", ha sottolineato il presidente della Provincia. Grazie all'intervento delle Nazioni Unite, l'Alto Adige è riuscito a pacificare un conflitto etnico in una regione di confine con complesse relazioni storiche, politiche, economiche e sociali tra maggioranza e minoranza. La volontà dell'Alto Adige di collaborare con le Nazioni Unite va vista in questo contesto. "Se il nostro lavoro riuscirà ad abbreviare o evitare anche uno solo dei tanti conflitti in corso nel mondo, ne sarà valsa la pena", conclude Kompatscher. (ANSA).
   

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