(ANSA) - BOLZANO, 19 AGO - "In un primo momento siamo
intervenuti per una fuga di gas", così il comandante provinciale
dei carabinieri di Bolzano, colonello Raffaele Rivola nella
ricostruzione del doppio omicidio di San Candido. "Erano già
intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari.
"Grazie all'intervento del sindaco, della protezione civile,
dei vigili del fuoco volontari e della croce bianca si sono
adottate una serie di misure, dall'avvisare le persone a non
uscire di casa, alla chiusura della statale e del traffico
ferroviario, anche e soprattutto perché erano interessate dal
settore di tiro del tiratore. Dalle ore 2.20 di notte in poi lo
scenario era di calma assoluta, tant'è che quando sono
intervenuti i Gis è stato necessario fare una ricognizione con
una particolare strumentazione tecnica per capire cosa era
successo nell'appartamento. Gli scenari potevano essere diversi,
dalla possibilità del suicidio del tiratore, alla presa di
ostaggi già avvenuta o al suo appostamento in attesa di reagire
ed è questo lo scenario che si è verificato. L'intervento si è
condotto in situazione di altissimo rischio, perché l'uomo ha
fatto fin da subito fuoco nei confronti degli uomini del Gis,
che hanno usato anche artifizi stordenti. Nonostante questo
l'uomo ha continuato a sparare finché ha raggiunto l'ultimo
angolo dell'appartamento, dove ha deciso di togliersi la vita.
Da parte dei Gis non c'è stata alcuna esplosione di colpi di
arma da fuoco", ha concluso il comandante. (ANSA).